giovedì 17 marzo 2011

GIOCARSI UN CONCORSO A RISATE


Riassunto delle puntate precedenti. Tiradritti prepara i documenti per partecipare al concorso di ricercatore in Egittologia a La Sapienza Università di Roma sapendo di averlo già perso. Loretta Del Francia Barocas viene nominata membro interno. Le possibilità di vittoria per Tiradritti diminuiscono ancora. Ma come è possibile, se erano già a zero? 

Conosco Loretta Del Francia Barocas da quando ero studente all’Università di Roma “La Sapienza” (allora si chiamava così). Era direttrice delle biblioteca di orientalistica che funzionava molto bene. Non ero molto in confidenza con Loretta. Mi avevano detto che si era laureata in una materia che aveva a che fare con l’archeologia dell’India o delle regioni limitrofe e che era anche moglie di Claudio Barocas, egittologo prematuramente scomparso. Barocas insegnava a Napoli dove ha lasciato un vuoto egittologico a tutt’oggi incolmabile. Il suo “L’antico Egitto” è stata una della fonti di ispirazione nei miei primi anni universitari e ha contribuito non poco alla mia formazione metodologica. 
Negli anni successivi alla laurea sono stato molto lontano da Roma e, in quell’intervallo di tempo, Loretta è diventata professore associato e ha cominciato a insegnare copto. Qualcuno potrebbe stupirsi che una laureata in una materia che riguarda l’India o giù di lì possa poi assumere una docenza sull’Egitto cristiano. In effetti rimasi anch’io un po’ meravigliato quando lo seppi. 
Qualsiasi possibilità di un sostegno da parte di Loretta me lo sono giocato molti anni fa. Quell’episodio è ancora indelebile nella mia memoria e credo proprio che lo sia anche nella sua. 
Era il 2000 ed eravamo al Cairo per l’Ottavo Congresso Internazionale di Egittologia che aveva svolgimento al Mena House Oberoy. In una pausa raggiungo il bar della piscina per prendere qualcosa da bere. Lì c’è Loretta con due o tre sue allieve che, dopo poco, se ne vanno. Approfittando del fatto che siamo rimasti soli Loretta mi mette a parte di una grande notizia: è riuscita a ottenere l’affidamento della cattedra di egittologia a Viterbo. Mi dice, cito testualmente “Gli studenti potranno finalmente assistere a lezioni dove si insegnerà la vera archeologia egizia visto che Roccati (che allora insegnava a Roma, NdA) non ne capisce nulla”. Non so come è stato, ma mi è venuto spontaneo chiedere “E chi la insegnerebbe?”. Loretta, un po’ interdetta, mi risponde “Beh… Io.” 
E’ vero. Ho mancato. Non so cosa mi è preso, ma non sono proprio riuscito a trattenermi. Ho cominciato a ridere senza potermi più frenare. Loretta mi ha gettato un ultimo sguardo contrariato e si è allontanata. Avrei dovuto trattenermi. Lo so, ma non c’è l’ho proprio fatta. Ancora oggi, a distanza di undici anni, sorrido a ripensare a quell’episodio. Quando lo racconto rido ancora senza riuscire a frenarmi. 
Cosa ci trovo di tanto divertente? Non è poi così difficile da capire. Come può una persona laureata sull’India e affini, dopo avere passato anni alla direzione di una biblioteca e che ha un insegnamento di copto, essere in grado di insegnare la “vera archeologia egizia”? Da allora non ho più avuto molti contatti con Loretta Del Francia Barocas. 
Negli anni successivi ho incontrato alcune sue studentesse e ho avuto modo di parlarci. Non mi sembrava che avessero una buona preparazione in archeologia egizia. Sarà forse dipeso dal fatto che non erano molto in gamba. Tutto può essere…

1 commento:

Unknown ha detto...

Arridateci Zahi !!!! Nessuno sarà mai come lui, nel bene e nel male... Quello che succede per la nuova nomina è indice che si tronerà alla divisione in camarille e sotto camarille e le antichità torneranno ad essere un ectoplasma come prima di lui. E poi questi ultimi avvenimenti gli avranno insegnato qualcosa no?
A meno che ci sia un nuovo Messia da qualche parte...la vedo male!
Baci tebani a tutti Nonnabella