domenica 30 settembre 2012

L'ANNO DELLA BUFALA (1)

E’ quasi un anno che non scrivo su questo blog. Ecco un altro dei motivi per cui odio i blog. Perché uno li inizia e poi non li finisce mai.
Per quel che mi riguarda ho avuto molto da fare e neanche un minuto per scrivere su questo blog. Parafrasando il buon vecchio Guccini ho avuto da fare cose più serie del tipo costruire su macerie e mantenermi vivo. 
Nei mesi passati più e più di una volta ho però avuto voglia di rimettermi a scrivere qui. Perché? 
Secondo l’oroscopo cinese il 2012 è l’anno del Drago. Secondo quanto mi è stato dato leggere a partire dalla tarda primavera scorsa sembrerebbe invece di essere entrati in quello della Bufala. Sono infatti incappato in alcune notizie che hanno suscitato la mia perplessità e ho sentito più volte il desiderio di condividere questi miei dubbi. Si dice che alla terza canti il gallo. Alla terza torno a scrivere. 
Di cosa sto parlando? Probabilmente non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo. Parlo di quello che è già stato definito GosJesWife. Parlo del frustolo di papiro nel quale Karen L. King (Hollis Professor of Divinity presso la Harvard Divinity School) sostiene di avere trovato il frammento di un nuovo Vangelo con l’inequivocabile prova che Gesù fosse sposato. 

La fotografia è una rielaborazione grafica di quella pubblicata su sito della Harvard Divinity School

Non sono un esperto, ma mi sembra di ricordare che a Nostro Signore fosse già stata attribuita una relazione con Maria Maddalena e che da questa avesse avuto un figlio. Se non sbaglio (non sbaglio. Ho appena controllato su Wikipedia!) i Mormoni attribuiscono a Gesù più di una sposa per giustificare la loro propensione alla poligamia. 
Su questi presupposti il frammento di papiro presentato al decimo congresso di Coptologia di Roma appena conclusosi non si configura come una scoperta così sensazionale arrivando tutt'al più a sancire un’unione di fatto già nota.  

Dal punto di vista linguistico non posso esprimermi, visto che le mie conoscenze in copto risalgono soprattutto agli anni dell’università. Mi pare però che il testo non presenti problemi. Sono però altri i motivi che suscitano le mie perplessità. 

La prima cosa che mi ha colpito è il tipo di scrittura. E’ una calligrafia assai strana. Il lungo articolo messo a disposizione dalla King su internet asserisce che la paleografia rimanderebbe al IV secolo d.C. Sono riuscito a trovare soltanto uno dei paralleli da lei citati. Ecco il risultato: 



A me sembrano diversi. Molto diversi. Non arrivo proprio a capire dove sia la similitudine.
Su internet si trovano anche altri testi copti del IV secolo a.C. Anche questi differiscono dalla scrittura di GosJesWife in maniera notevole. 
Essendomi passato per le mani un buon numero di frammenti di papiri (nelle ultime due campagne di scavo ne abbiamo raccolti circa duecento) la seconda cosa che mi lascia perplesso è che in GosJesWife la maggior parte delle linee finisce con un segno completo. Al termine della linea 3 e della 6 vi è anche un abbondante spazio vuoto senza alcuna traccia del segno che dovrebbe necessariamente seguire. In un frammento di papiro recuperato sullo scavo  la frattura viene invece quasi sempre a tranciare, più o meno nettamente, un segno. 
Non è neanche così consueto che la scrittura passi proprio sopra la giuntura tra i due fogli di papiro. Soprattutto nel caso di un testo letterario come quello di un Vangelo per il quale si doveva avere una certa cura nell'impaginazione. 

Le frecce rosse indicano il punto in cui si uniscono i due fogli di papiro

Altra anomalia è anche l’assenza del progressivo sbiadire dei segni dovuto alla diminuzione dell’inchiostro tra le fibre del calamo. Se dovessi dare un giudizio sul tipo di strumento utilizzato nella redazione di questo documento suggerirei una stilografica Osmiroid con pennino B2. 
Come non notare poi che il termine chiave di tutto il frammento (“ta-hime” , “mia moglie”) risulta più scura di tutte le altre quasi fosse stata ricalcata per renderla più leggibile? 

Evidenziata in rosso il termine  "ta-hime", "mia moglie"
La scarna storia del papiro riferita da Karen L. King (p. 2), infine, conduce ad appurare un’interessante coincidenza. Del frustolo GosJesWife si hanno notizie a partire dal 1982. Lo stesso anno in cui fu pubblicato  il libro di M. Baigent, R. Leigh e H. Lincoln, The Holy Blood and the Holy Grail (ISBN 0-224-01735-7). Il volume, partendo da illazioni che avevano cominciato a prendere una certa forza alla fine degli anni Settanta, sosteneva che Gesù si sarebbe sposato con Maria Maddalena e da questa avrebbe avuto alcuni figli che, trasferitisi nella Francia meridionale, avrebbero dato origine alla dinastia merovingia. Da qui avrebbe preso spunto Dan Brown anni dopo per il suo fortunatissimo e avvincente “Il Codice Da Vinci”. 

E qui mi fermo e lascio ad altri, se ne avranno voglia, di proseguire sulla strada che ho tracciato. Sono sicuro non sono l’unico ad avere qualche dubbio sul frammento di papiro GosJesWife

Prima di chiudere. Le mie sono osservazioni che derivano da una certa cautela a trattare con reperti la cui provenienza non è più che certificata dall’essere stati trovati in uno scavo archeologico. Scagli la prima pietra chi non hai mai preso abbagli scambiando un falso per vero. La mia storia in terra d’Egitto parte proprio da una scoperta del genere e altre cantonate ho preso nel corso della mia carriera.

domenica 13 novembre 2011

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI

dal Corriere della Sera di Domenica 13 novembre 2011